Non sapendo dove andare (il Noce in 2 è azzardato), abbiamo deciso di provare un tratto nuovo. Senza muoverci troppo da casa, decidiamo quindi di andare a fare un tratto dell'Avisio che finora non avevamo mai tentato; in particolare il tratto dopo la diga di Stramentizzo, che va dal comune di Valfloriana fino a Faver.
*** il percorso ***
Partiamo con 2 auto, visto che il problema è la logistica, e ne lasciamo una allo sbarco, dopodiché ci portiamo in Valfloriana. Da qui, attraverso una stradina forestale che parte dalla pizzeria 4 Venti in località Pradel, scendiamo per circa 200 metri fino all'imbarco.
*** Pizzeria 4 Venti ***
*** discesa verso località Ischiazza ***
*** Treppuz ***
*** rovine all'imbarco ***
Una volta vestiti, partiamo. Nel tratto iniziale ci sono alcune briglie, non navigabili a causa della portata non eccessiva, ma a parte questo, partiamo bene.
Ci si inoltra poi in un canyon che non avrà più accessi col "mondo superiore" fino alla fine: il fiume è caratterizzato da rapide divertenti alle quali si succedono dei laghetti, comodi per riposare.
Il paesaggio è veramente bello e selvaggio - a parte i cartelli di avviso piena, unici indicatori di presenza umana nel fondovalle - ma con un po' di acqua in più sarebbe ancora migliore.
*** seal launch ***
*** in acqua ***
La fatica si fa presto sentire, anche perché alcune rapide sono abbastanza impegnative, fino a che, dopo circa 4 ore e quasi 17 km di navigazione, giungiamo in vista del ponte dell'Amicizia presso Faver. Da qui, trasbordiamo un ultima briglia, e scendiamo a terra stremati.
Siamo talmente stanchi che non ci rivolgiamo neanche la parola: comunque, cambiati e caricate le pagaie in auto, ritorniamo a recuperare l'altra macchina ai 4 Venti, dove ci concediamo un paio di radler (per la cronaca avevamo dimenticato l'acqua...).
Tratto molto bello, ma sono necessari almeno 50-60 cm d'acqua per renderlo interamente praticabile (qualche grattata alla canoa si vede!!!).
Alla prossima,
Ciao