lunedì 29 settembre 2008

Lagorai, mon amour

*** foto di Mirko Bertoldi e Marco Pederiva, testo di Marco Pederiva ***

Noi amiamo la montagna, così grande, così infinita, così maestosa. La amiamo perchè è sempre lì, a stabilire le sue regole, e a farle rispettare.
La montagna non è come il mare: la vetta costa fatica, sudore, buona volontà; la spiaggia no.
In montagna non si deve abbassare la guardia.
La montagna in autunno è meravigliosa.

Da sempre il Lagorai ha un particolare fascino su di noi: non è antropizzato, niente impianti, niente servizi - di conseguenza scenari mozzafiato.

Almeno una volta l'anno organizziamo una "spedizione", per godere di tutto ciò che un posto simile può offrire: silenzio totale, colori bellissimi, pace. Ogni volta le sensazioni sono simili, ma mai uguali, e per questo ci torniamo ogni anno più che volentieri.

Sveglia alle 6, alle 8 siamo in partenza dalla strada forestale che sale verso il Lago Lagorai. Non c'è nessuno, e questo è bello.


***cascata***


***non siamo gli unici asini in giro...***


Arrivati al lago, ci fermiamo per bere, e poi proguiamo verso la forcella che porta verso la Val Moena.


***Mirko SULLA cascata***


***l'antica foresta NEL lago***


***Lago Lagorai***


Ad un certo punto si svolta a sinistra, direzione Laghetti Lagorai (eh sì, chi ha dato i nomi pecca un pochino in fantasia), dove arriviamo una ventina di minuti dopo.


***verso la forcella***


***il lago dal bivio per i laghetti***


***a 20 minuti dai laghetti***


Da qui in poi c'è la neve, che non se ne andrà fino al prossimo Maggio; anche la temperatura è notevolmente calata rispetto alla valle, complice un vento freddo che arriva dalla forcella a sud.


***il primo dei laghetti***


***un nuovo tipo di yeti***


***simmetria pura***


Dopo una breve sosta e un tè caldo, proseguiamo per la forcella a sud, denominata...Forcella Lagorai (!!!).


***acqua è vita...***


***i laghetti Lagorai***


***...l'altro yeti***


Mangiamo qualcosa, e poi ritorniamo sui nostri passi, giù di nuovo verso il lago e poi ancora, finchè siamo nuovamente all'auto.


***ritorno alla cascata***


Come inizio stagione può andare bene così.

Ciao

giovedì 25 settembre 2008

Noce...crack!

*** foto di Andrea Trepin e Marco Pederiva, testo di Marco Pederiva ***

Si lo so...sono in ritardo con il "post settimanale", ma sinceramente non sapevo se farlo o meno.

Sabato io e Treppo andiamo in Val di Sole, per il "solito" tratto, Terzolas-Ponte Stòri. La giornata è stupenda, un bel sole, e soprattutto un acqua cristallina (a differenza delle volte scorse).
Ci imbarchiamo verso mezzogiorno, e cominciamo la discesa.


***l'imbarco a Terzolas***


Tutto bene, fino a 200 metri dal Ponte, dove Treppo entra in un buco con un bel sasso in agguato e...crack!
Un bello "sbrego" di 10 centimetri lo (e mi) costringe a raggiungere la riva, imprecando.


***un guerriero battuto, ma non sconfitto***


Ora sembra che Treppo e Max vadano questo weekend sul Soca, in Slovenia.
Forse è possibile riparare il kayak.


***lo "sbrego"***


Altrimenti stagione finita.
Ciao

lunedì 15 settembre 2008

Gole boschive...che gola!

*** foto di Andrea Trepin e Marco Pederiva, testo di Marco Pederiva ***

Domenica sarebbe stato il giorno delle "famigerate" gole boschive sul Noce; dico sarebbe perchè tutto è finito con un nulla di fatto, e io e Treppo che ce ne torniamo a casa con la coda tra le gambe.

Ci svegliamo alle 7 del mattino con tutte le buone intenzioni del mondo, e, nonostante il pessimo tempo, saliamo verso la Val di Sole con destinazione Monclassico, dove c'è l'imbarco.


***...eheheh***


Un'ispezione è il minimo, visto che non conosciamo il tratto, e men che meno vogliamo trovarci a tu per tu con dei buchi da paura, quindi percorriamo a piedi la pista ciclabile che costeggia il torrente, cercando di capire se il tratto è alla nostra portata o meno. L'idrometro segna 75 cm d'acqua, quasi il doppio di quanto trovato le volte scorse...e la differenza si vede!


***il Noce abbastanza incazzato...per noi***


Credo che il buonsenso abbia avuto il sopravvento; rischiare di dover recuperare le canoe al Lago di Santa Giustina sarebbe poco simpatico. Decidiamo quindi che non è il caso di buttarsi in acqua, non senza qualcuno di esperto che ci faccia da guida, e desistiamo (stiamo collezzionando parecchi dietro-front, e non è bello ;-)).


***terroren***


Rimandiamo a sabato prossimo, questa volta abbiamo peccato di gola.

Ciao

lunedì 8 settembre 2008

3 contro 1

*** foto di Andrea Trepin e Marco Pederiva, testo di Marco Pederiva ***

Finchè non la sottometteremo, non saremo contenti. Anche sabato scorso ci siamo buttati in Val di Sole per rifare il "solito" tratto Terzolas-Ponte Stòri, e questa volta c'era anche Max, deciso più che mai ad acquistare un kayak e a diventare membro fisso dell' ADVENTOURZ TEAM. Facciamo così una capatina dai nostri vecchi amici dell’Extreme Waves per dare un’occhiata al materiale “in vendita”. Come al solito Bastiano si dimostra un grande, ci da dei consigli su quale mezzo è il più idoneo per Max, e dopo un paio d’ore di trattative con Marcello, riusciamo a portare a casa una Fluid Spice, con tanto di pagaia in carbonio (Treppo, sei un commerciale nato!!!).


***Max e la Spice***


Dopodiché…pronti per l'imbarco.
C’è più acqua di sabato scorso, ma la discesa va alla grande! Treppo è davvero in condizione, è lui l'uomo del giorno!


***locha libre sul Noce***


***Treppo impegnato...troppo impegnato!***


***...***


***manca solo l'imbrago***


Purtroppo, a causa di un leggero infortunio al gomito che mi sono procurato durante un "bagno", non me la sento di fare la rapida di Ponte Stòri, e neanche di mettere in sicurezza Treppo, che desiste.


***dolore? ma va...***


Comunque è una promessa: la prossima volta non vincerà il fiume!

Ciao.

lunedì 1 settembre 2008

Il Noce è Domato!

*** copyright foto Filippo Ciolli, testo di Andrea Trepin ***

Ciao a tutti!
Eh si, dopo tanto tempo anche Treppo si è deciso a scrivere sul mitico blog!
Ragazzi, sabato scorso è caduto un mito per noi "canoisti estremi": IL TORRENTE NOCE!
Avevamo preparato la discesa accuratamente, studiato nei minimi dettagli il percorso e soprattutto, sognato un torrente così!
Ci avevamo già provato una volta, il mese scorso, ma l’acqua era troppa e, dopo la pazza esperienza fatta alla rapida del pollaio sull’Avisio, avevamo fatto dietro-front!

Si parte sabato mattina alle 8.30, questa volta Max non c’è per un torcicollo pazzesco rimediato il
week end scorso sull’Avisio (un sacco di bagni per lui, eh eh eh!!!).

Per l’occasione ci ha raggiunto un amico di Firenze, Filippo, che si occuperà delle foto.

Eccoci qua, carichi e pronti a partire con i nostri soliti mezzi, canoa e bici, per il ritorno.


***logistica...***


Durante la salita verso la Val di Sole, un contrattempo: Pierluigi - il nostro contatto col quale avremmo dovuto scendere oggi sul Noce, non può venire, quindi saremo soli.
Decidiamo di proseguire comunque: tramite telefono Pierluigi ci da precise indicazioni su imbarco e sbarco, e dopo un rapido sopralluogo, si va! Ci imbarchiamo all’altezza di Terzolas, per poi sbarcare a Bozzana, appena dopo il Ponte Stori, dopo circa 8 km di discesa (clicca qui per leggere la descrizione completa del tratto).


***l'imbarco***


Nel primo tratto scendiamo tranquilli, un ottimo riscaldamento per le nostre braccia ancora addormentate. Sezione larga e pendenza ridotta ci fanno prendere confidenza con i mezzi in un tratto d'acqua per noi sconosciuto; Filippo ci segue in bici e sbuca qua e la per "rubare" qualche scatto.


***acqua bianca***


***Noce***


Ecco il primo salto della giornata che superiamo brillantemente...lo stile di Pede mi esalta!


***Treppo***


***Pede***


Bene ragazzi, ora si fa sul serio, la sezione del torrente si restringe, il livello del fiume cresce, l’acqua aumenta e corre, corre…non c’è molto tempo per pensare, si va e basta!


***Noce***


***Noce***


La ciclabile purtroppo si allontana e così anche Filippo con la mitica compatta!
Ma noi proseguiamo! Caratteristica del Noce è che non vi sono molte morte per riposare; ti imbarchi e poi giù, tutto di un fiato!
Avvistiamo dei Raft dietro di noi, sono quelli dell’Extreme Waves; decidiamo di farli passare per avere campo libero! E qui una sorpresa: il terzo Raft ha come guida Basto, il nostro primo (e unico) istruttore di kayak!
Passaggi stretti, scivoli d’acqua tra i massi e dei buchi impressionanti caratterizzano questo tratto, una vero sballo! Era proprio quello che cercavamo io e Pede!
Alla fine arriviamo indenni al primo sbarco, siamo soddisfatti: 7 Km tutti di III grado senza andare a bagno!
Beh, per due autodidatti che hanno cominciato a fine maggio 2008, non è male!
Ora ci resta solo una rapida di IV prima dello sbarco finale, decidiamo di fare un sopralluogo e quindi sbarchiamo...Pierluigi ci ha messo in guardia su questa rapida!
OK, abbiamo ristabilito i contatti con Filippo che è pronto sul ponte per immortalare gli ultimi tratti! Si parte, chiedo al Pede di andare per primo; non ci sono grossi problemi fino al masso in mezzo al torrente che mi preoccupa non poco, lo passo indenne e poi...il buio; vado sotto rovinosamente senza nemmeno sapere come. Travolto dalla corrente tengo d’occhio pagaia e canoa; guadagno la riva con la pagaia, mentre il kayak...

Beh, lascio giudicare a voi come è andata!


***vasca da bagno***


Pede invece se la cava benissimo nel primo tratto facendo molta più strada di me, ma poi...va sotto anche lui, inspiegabilmente! Incredibile, non ci spieghiamo il perché di questi bagni, forse il calo di tensione! Comunque c’è una canoa da recuperare!
Pede con uno sforzo immane la svuota dall’acqua e la lega stretta, a questo punto per me è facile tirarla a riva!!

Che discesa ragazzi, davvero spettacolare! Io e il Pede siamo raggianti, era proprio quello che cercavamo per migliorarci sempre di più!
Rimane solo un piccolo neo a questa giornata: l’ultima rapida! Ma niente paura, non lasceremo finire il 2008 senza riprovarci!
D’obbligo un saluto al mitico Filippo che ci ha regalato immagini davvero spettacolari; eccolo qua mentre si crogiola al sole nel pomeriggio!


***Pippo e Pede, al sole***

Alla prossima,

Andrea